Intervista a Luciano Cirica sul Corriere del Mezzogiorno

Intervista a Luciano Cirica sul Corriere del Mezzogiorno

Il parere del Presidente della Fondazione Betania sulla scelta della Regione Campania di non attivare l'area materno-infantile all'Ospedale del Mare e puntare su quella del nostro Ospedale
Intervista a Luciano Cirica sul Corriere del Mezzogiorno Betania, caso al contrario: «Qui 2.200 nascite in un anno. Solo un terzo con il “taglio”»
 
di Valentina Iorio
 
Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, ospite ieri di una manifestazione all’Ospedale degli Incurabili, ha annunciato di voler togliere il reparto di ginecologia dall’ospedale del Mare per la vicinanza con l’Ospedale Evangelico Betania di Ponticelli. «Ci fa piacere che il governatore veda nella nostra struttura un punto di riferimento, siamo disposti a stabilire un percorso di cooperazione con l’ospedale del Mare», dice Luciano Cirica, presidente della Fondazione evangelica Betania e dell’ospedale.
 
Domanda. Questa scelta porterà a un aumento delle nascite nella vostra struttura.
Risposta. Siamo già abituati ai grandi numeri. L’anno scorso da noi ci sono stati oltre 2200 parti, concentrati soprattutto nei mesi estivi, in cui si registra un incremento del 25%. Tra giugno e agosto abbiamo una media di 200 parti al mese.
 
D. Come riuscite a far fronte a tutto ciò?
R. Grazie a un’esperienza che va avanti da oltre trent’anni e al lavoro di squadra. Chi viene da noi infatti non viene affidato a un solo ginecologo, ma a un team di specialisti. In questo modo è possibile partorire anche a Ferragosto, ricevendo lo stesso tipo di cure e di attenzione che in qualsiasi altro giorno.
 
D. De Luca ha annunciato di voler togliere la convenzione a una struttura che pratica troppi cesarei. Secondo lei in Campania c’è un’emergenza in tal senso?
R. Sappiamo tutti che i dati della Campania, dove quasi nel 60% dei casi si ricorre al cesareo, rappresentano un’anomalia rispetto alla media nazionale, che è del 35%. Bisogna anche considerare che all’interno del dato regionale ci sono alcune realtà che valgono il 20% e altre il 90%.
 
D. L’ospedale Betania come si posiziona?
R. L’anno scorso i cesarei sono stati 837, il 37.6 % dei parti, se consideriamo i primipari scendono al 22,5%. Nel valutare questo dato, bisogna tener conto del fatto che il nostro è un Centro Nascite di III livello.
 
D. Questo cosa significa?
R. Spesso dai noi arrivano donne affette da problematiche tali (prematurità, obesità, patologie croniche, cesarei pregressi, gravidanze multiple) da rendere inevitabile il ricorso al parto operativo. Inoltre nel nostro centro è possibile curare tutte le patologie del neonato prematuro di basso peso, gemelli e neonati a termine anche con gravi complicanze. Il nostro reparto conta il 96.1% di sopravvivenza neonatale.
 

Tratto dal Corriere del Mezzogiorno del 1.10.2017


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